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Auricolo Terapia

Terapie Strumentali Osteokinesis Caserta

Auricolo Terapia

Agire sull’orecchio per curare altre parti del corpo: è questo il principio su cui si basa l’auricoloterapia, una pratica della medicina complementare nota anche come agopuntura auricolare, ma che, in realtà, non usa sempre gli aghi e che è una fusione tra l’antica pratica cinese e tecniche occidentali che si sono sviluppate in Francia.

La prima differenza rispetto all’agopuntura sta nei punti di stimolazione, che non corrispondono ai meridiani su cui va ad agire l’agopuntore. In questa pratica, infatti, è la parte esterna dell’orecchio ad essere considerato un microsistema connesso al sistema nervoso centrale, in modo simile a quanto lo è il piede nel caso della riflessologia plantare. Le differenze, però, non finiscono qui.

Come accennato, l’auricoloterapia non sfrutta sempre il potere degli aghi. Il loro uso può essere sostituito dalla stimolazione elettrica, con laser, magneti o dalla semplice pressione manuale. Stimolare in questi modi alcuni punti del microsistema-orecchio può aiutare ad alleviare disturbi in parti lontane dell’organismo, come il petto, l’addome e i piedi inviando segnali al cervello che, a sua volta, attiva dei riflessi che hanno un effetto sulle altre zone del corpo.

Le applicazioni più frequenti di questa pratica riguardano la disintossicazione dalle droghe, i problemi di nausea, l’ipertensione e il dolore cronico. In quest’ultimo caso i benefici dell’auricoloterapia sembrano essere mediati dalle endorfine, molecole prodotte dall’organismo proprio per alleviare il male fisico. Tuttavia, dato che l’orecchio è un vero e proprio microsistema rappresentativo del resto dell’organismo, i problemi che possono essere contrastati con questa terapia complementare riguardano anche molte altre parti dell’organismo.

Il suo vantaggio principale è la quasi totale assenza di controindicazioni. In generale si raccomanda di non utilizzarla per lenire dolori che potrebbero essere un segnale utile per la diagnosi di altri problemi o che sono una naturale risposta messa in atto dall’organismo per limitare i movimenti di una parte del corpo dopo un trauma. Inoltre è sconsigliata in gravidanza e, nel caso in cui implichi la stimolazione elettrica, ai portatori di pacemaker.

Il numero di sedute richieste per ottenere benefici e la loro frequenza settimanale varia da paziente a paziente. La loro durata varia dai 15 ai 30 minuti. A chi rivolgersi per provarne gli effetti? Naturopati, chiropratici, agopuntori e fisioterapisti sono solo alcuni dei professionisti che potrebbero praticare anche questa forma di medicina complementare.